Giurista e poeta belga. Dopo aver studiato giurisprudenza a Malines ed a
Bourges, nel 1534 seguì in Spagna, come segretario, il cardinale Tavera,
arcivescovo di Toledo. Entrò nei favori di Carlo V, e lo
accompagnò nell'impresa di Tunisi, ma, ammalatosi durante il viaggio,
ritornò in patria, dove divenne segretario del vescovo di Utrecht.
Lasciò molte opere (
Elegiae; Epigrammata; Odae; Epistolae;
Itineraria). Il suo lavoro poetico più importante è Basia,
dove l'autore canta il suo amore per Neaera, una cortigiana spagnola (L'Aja 1511
- Tournai 1536).